L'originale è molto bello, vale la pena di imparare l'ungherese per apprezzarlo. Nella traduzione ho cercato di tenere il senso forte di umanità che il poeta vuole trasmettere, perché mi sembra che in queste giornate insolite per la vita di ciascuno e della società umana (di tutti) siano una immagine oggettiva di quello che accade e di quello che possiamo fare accadere. La poesia è del 1937, ma evidentemente l'Uomo è sempre lo stesso, la verità non cambia per noi.
Le immagini di questa poesia sono molto forti, dure... non è poesia per persone romantiche...
TU SAI CHE NON C’È
PERDONO.
Tu sai, non c’è
perdono,
è dunque inutile il
rimpianto.
Sii ciò che sei: un
uomo.
L’erba crescerà
dietro di te.
Il peccato non sarà
più facile,
invano ti colano
lacrime.
Ringrazia piuttosto
che di questo sei la prova.
Non accusare, non
giurare,
non essere
esecrabile a te stesso,
non venerare e non
conquistare,
non unirti alla
massa.
Rimani inutile
incomodo,
non cercare
segreti.
Poiché tu sei Uomo
non perdere questa
Umanità.
Ricordati che
rantolavi,
e che invano
imploravi.
Diventasti falso
testimone
nel tuo stesso
processo.
Nella rovina cercavi
un padre,
un uomo, in mancanza
di Dio.
Nella psicanalisi ti
ritrovasti
per la tua infanzia
rovinata.
Credesti a facili
parole,
a partigiani
pagati,
e vedi, mai nessuno
ti disse che tu
sei bravo.
Ti ingannano, così
ti amano,
ti ingannasti, e
così non puoi amarti.
Adesso dunque
stringi
l’arma carica al
tuo cuore vuoto.
oppure rigetta ogni
principio
e spera ancora in un
amore fedele,
poiché come i cani
dovresti credere
in chi abbia fiducia
di te.
1937
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