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QUESTO SPAZIO VUOLE CONDIVIDERE LA RICERCA PERSONALE DEL BELLO NELLE PAROLE, IN PARTICOLARE IN QUELLE DELLE POESIE, E NELLE PASSIONI, CHE SONO UN CARATTERE FREQUENTE IN CHI CERCA DI CRESCERE NELLA VITA IN COMUNE. SI TRATTA SEMPRE E COMUNQUE DI COSE CUI POSSIAMO FARE A MENO, È IN FONDO LA RICERCA DI CIÒ CUI NON DOBBIAMO ATTACCARCI. PERTANTO È ANCHE IL TENTATIVO DI CERCARE IL BELLO IN QUALUNQUE COSA DECIDIAMO DI FARE.

26 maggio 2008

Ungheria: l'altra guida...

Spesso l'Ungheria è conosciuta soltanto per Budapest. Qualcuno pensa al Tokaji, qualcuno al gulash (gulyás), vecchi cacciatori conoscono i territori meridionali ed i grandi parchi per la caccia al cervo, qualche appassionato sa che nelle pianure ungheresi si trova la rara otarda. Altri sono legati ai ricordi di gioventù, di un'Ungheria povera fatta di ragazze disponibili, di vacanze a basso prezzo.
Il quadro, con l'eccezione (parziale) dell'aspetto economico, può essere ancora questo per i turisti meno smaliziati, oppure tutti quei tratti possono essere parte di una tradizione ricca e vivace.

L'Ungheria è un paese vasto quanto il Norditalia, con una popolazione di 10 milioni di abitanti (dunque relativamente "poco" popolato") in un territorio vario: pianure (la famosa pusta, scritto puszta), colline e montagne. Il clima è tipicamente continentale, ma vi è un angolo di mediterraneo: la zona del lago Balaton.
La liberalizzazione seguita al cambio di regime del 1989 ha portato ad una internazionalizzazione di alcune scelte, soprattutto economiche e dunque soprattutto in città, così oggi si trovano molti buoni vini, ottime birre, negozi di marca. Rimangono invece tipici i cibi...

Quanto alla città, l'Ungheria è regione di grandi squilibri. La capitale, Budapest, conta quasi 2 milioni di abitanti. La città più grande dopo di essa, Debrecen, ne conta 200.000. Alcune zone sembrano disabitate....

Quando si hanno pochi giorni a disposizione le scelte sono due: un veloce tour di una zona, dove la scelta è fatta sulla base dei propri interessi (natura, tradizioni, acque termali, bagni in lago, pesca, caccia, musei all'aperto, musei, architetture particolari, storia), oppure un viaggio a Budapest per immergersi in quasi tutti gli elementi ungheresi. Naturalmente il viaggio a Budapest può essere esso stesso una piccola scoperta.

Tra i tour ricordiamo che l'Ungheria ha avuto un'importante riscoperta delle tradizioni, così che oggi il turista può visitare bellissimi musei etnografici all'aperto, tra cui sicorderemo quello di Zalaegerszeg e quello di Szenna, vicino a Kaposvár, posto sulla strada che porta a Pécs e da dove ci si può dirigere oltre il Danubio verso il parco nazionale ungherese di Ópusztaszer, dove gli Ungari conquistatori si riunirono per spartirsi la Pannonia (il territorio che oggi è in parte ungherese) e organizzarsi in uno stato. Visitare questi tre luoghi comporta un viaggio attraverso il sud del paese, che permette di attraversare il parco del Danubio e della Drava, oltrepassare il Danubio, entrare nella famosa pusta. Le città che si possono visitare in un itinerario di questo tipo sono sicuramente Pécs e Szeged. Tra Zalaegerszeg, Pécs ed il Danubio si può scegliere il percorso più tortuoso, e vedere bellissimi paesaggi. Merita forse un passaggio Szigetvár, la fortezza che resisté ai turchi nel XVI sec. con i resti del forte antico ed un recente edificio della scuola di architettura di Imre Makovecz. (per Szigetvár si può passare se si arriva o si ritorna attraverso la Croazia: confine a Barcs). A Zalaegerszeg si può arrivare da sud, attraverso la Slovenia direttamente, oppure la Croazia, oppure dall'Austria, uscendo poco dopo Graz. In particolare le colline a nord di Pécs (i Mecsek) e a sud della stessa città (Villányi) sono meritevoli di una gita naturalistica. Szeged è invece una città modernissima, il cui nucleo è tardo settecentesco, ma ha dovuto essere ricostruita all'inizio del novecento dopo un'inondazione del Tibisco, il secondo fiume dell'Ungheria. Entrambe sono importanti città di cultura. A Pécs merita una visita il museo Zsolnay, a Szeged il grande museo dedicato a Ferenc Móra.

Se invece vogliamo un approccio meno di pianura il tipico ingresso dall'Italia è quello che passa per l'Austria. Le uscite principali per l'Ungheria sono tre: poco dopo Graz (per Fürstenfeld e Heiligenkreuz) si può scegliere di arrivare a Zalaegerszeg, e poi avvicinarsi al Balaton, il "mare" d'Ungheria, oppure proseguire verso Est per dirigersi a Budapest. Attraversando invece il confine a Szombathely (Oberwart e Schachendorf) si passa dal bellissimo paesaggio ondulato austriaco (Burgenland) ad un affascinante paesaggio aperto ungherese. Da lì' si può scegliere se arrivare a Budapest da nord oppure scendere verso il Balaton... o fare una via di mezzo. La terza e ultima possibilità è uscire poco prima di Vienna per prendere la autostrada M1 che porta direttamente a Budapest. (Facendo autostrada da Udine in 7 ore si può arrivare là.)

La prima variante, come detto, fa arrivare a Zalaegerszeg, da lì si può scegliere un tour meridionale (cfr. più sopra) oppure il Balaton (con il castello di Keszthely, le terme di Hévíz, la penisola di Tihany) e poi scegliere se salire a Budapest oppure entrare a est nella pusta.
La terza variante non merita spiegazioni. Per la seconda, le possibilità sono molte.
Tipicamente ci si dirige a Veszprém per prendere l'autostrada e andare direttamente a Budapest. Altrimenti si può entrare a destra verso il Balaton e costeggiarlo, sempre per giungere alla capitale. L'alternativa è la via di mezzo: un percorso tra le colline, magari alla scoperta di alcuni insoliti posti ungheresi poco turistici (almeno per gli stranieri). La chiesa medievale di Ják è un piccolo giojello isolato. Da là si può arrivare a Pápa e scegliere di affrontare le colline del Bakony, luogo di villeggiatura estiva e invernale, perla verde di stradine tortuose e panorami "quasi" mozzafiato (quasi, per me che sono abituato alla montagna). La discesa verso Zirc (abbazia con famosa, bella biblioteca arredata in legno) permette di scegliere nuovamente se proseguire per stradine oppure dirigersi verso Budapest. Ancora la scelta è tra il nord e il Danubio, oppure il sud e il Balaton. Andando verso nord si può pensare di visitare Esztergom, ma soprattutto Visegrad, sede di un vecchio palazzo reale, e arrivare a Budapest dall'alto. Sarebbe bello fare una piccola deviazione per vedere la chiesa di Zebegény (perché? al turista curioso scoprirlo). Ci si può arrivare prendendo il traghetto a Visegrád e risalendo circa trenta km. a sinistra. Da là si va poi a Budapest.
Se invece scegliamo di andare verso Sud si torna a Veszprém e di lì a Budapest. Spesso si sceglie l'autostrada, per arrivare prima, ma se a Székesfehérvar si gira a sinistra e ci si dirige a Bicske le strade per Budapest danno la soddisfazione di meravigliosi paesaggi... notate i cimiteri senza mura!
Infine l'ultima scelta è di costeggiare il Balaton per dirigersi poi su Budapest quasi da sud.

Budapest: la grande capitale, nata dall'unione di Buda e Pest, come tutti sanno. Ma non tutti si ricordano la terza parte della città, quella romana, l'antica Aquincum, in ungherese Óbuda. Forse là merita una visita il museo Vasarely (pittore moderno, opt-art). Oltre Óbuda si può visitare Szentendre, città di artisti, con un bellissimo nucleo centrale e la famosa piazza triangolare. Per arrivare qui e là si può prendere il treno verde locale, lo HÉV, da piazza Battyány. È da notare che a Budapest il modo migliore per viaggiare sono i mezzi pubblici. Conviene forse prendere un abbonamento per i giorni che si passeranno lì (per i turisti esistono anche quelli fino a 72 ore). Si usano soprattutto tram e metro, oltre allo HÉV per spostamenti più lunghi. Gli autobus rappresentano linee pendolari. Meritevole un viaggio sul tram 2, che fa il lungodanubio a Pest, e sui filobus rossi che entrano nel quartiere ebraico (credo il numero sia il 72, per esempio).
Tra Buda e Pest, poi, c'è l'isola Margherita, con rovine del monastero dove visse la santa. Nel giusto periodo l'isola mostra tutta la sua bellezza di parco- giardino, con le sue coltivazioni di rose. Una salutare passeggiata... dalla fermata del tram 6 oppure 4 al centro del ponte Árpád. Questi tram fanno una sorta di circonvallazione, che merita essere percorsa, da Moszkva tér a Móricz Zsigmond körtér. Tra le due si attraversa il Danubio 2 volte, si vedono i grandi alberghi della circonvallazione, si passa davanti alla stazione Nyugati, progettata dallo studio Eiffel.
Buda è la città vecchia. Sul Danubio si alza la fortezza, o castello (Vár), tipico luogo per turisti. Bello passeggiarvi, ma attenzione a non lasciarsi tentare dagli acquisti, a prezzi turistici.
Da vedere: la chiesa di Mattia, dedicata alla Vergine; il chiostro benedettino attorno al quale è stato costruito lo Hilton (sì, bisogna entrare nell'albergo, e andare a sinistra) ma soprattutto il museo della città (Budapest Vármúzeum), non tanto per i reperti e per la storia, ma per girare tra le mura rinascimentali del primo palazzo reale. Uno spettacolo unico! Uscendo da lì può valere la pena scendere dal lato della collina opposto a quello dell'ingrasso principale, e arrivare al ponte Elisabetta, il ponte bianco.
Se ci piacciono le colline vale la pena, ancora sulla fortezza (Vár) fare la passeggiata ovest, quella che non guarda sul Danubio ma sulle colline appunto di Buda. In questa parte della città non c'è molto da visitare, si tratta di quartieri residenziali. Ma con il tram 56 che parte da Moszkva tér si può arrivare alla cremagliera (fogaskerekű), una istituzione del posto, che sale su una collina fino ad una stazioncina: il treno dei "pioneri" (scouts), percorso gestito dai ragazzi, con un trenino che attraversa alcune colline boscose. All'ultima fermata c'è il capolinea di un bus che riporta verso la città. Una lunga passeggiata in città.

Abbiamo citato Moszkva tér (ci si arriva con la metropolitana rossa o con il tram 4 e 6 ecc.). Lì vicino c'è il Mammut, centro commerciale. Se si arriva dalla piazza, attraversando Dékán utca, si vede al primo piano della costruzione un mercato locale cui si accede per un piano inclinato, che merita una visita per sapere come comprano gli ungheresi. Al secondo piano, in fondo... c'è un negozietto dove fanno un buon caffé. A Budapest, ed in generale in Ungheria, NON bevete caffé espresso. Solo in questo luogo.
Sempre in Dékán utca, sull'angolo di fronte al centro commerciale, c'è l'unico locale che frequento io per mangiare: St. Jupát. Ottimi prezzi, piatti abbondanti. [aggiornamento 2014: St. Jupát è stato chiuso! potete provare a mangiare al Trombitás, sulla piazza Széll Kálmán, come è stata rinominata Moszkva Tér...]
Le cose da mangiare in Ungheria: Bableves (oppure Babgulyás) – Halászlé – Tokány (non si trova sempre...) – Hurka – Pacal – Palacsinta (quella con la ricotta è superlativa...); lángos (frittella con ripieno salato, ottimo aglio e formaggio...) ma tutto è fatto molto bene...

A Pest... le visite alternative da fare sono una possibilità speciale per i turisti!
Al primo posto tra tutto ciò che posso consigliare è il museo di arti applicate, Iparművészeti múzeum. Non per le raccolte, ma per il particolarissimo edificio, bello dentro e fuori.
Dietro il museo, verso il Danubio, merita una passeggiata Ráday utca, via quasi pedonale, con caffé letterari e una vivace attività artistica. So che è insolito, ma io credo che un bellissimo edificio sia l'asilo di questa via (óvoda). Una piccola libreria (che in realtà si allunga verso l'interno) è a mio parere un buon posto dove acquistare delle guide su Budapest e sull'Ungheria, anche in lingue più "potabili" dell'ungherese per lo straniero medio. È soprattutto una libreria di architettura e arte.
Ráday utca termina in Kálvín tér. Da lì, se ci si sposta verso il Danubio (verso il ponte Petőfi), sulla sinistra si trovano i grandi mercati (műcsarnok), che vale la pena visitare sia per l'edificio, sia per acquistare un paninetto con un po' di salame ungherese (gli insaccati, moltissimi, vengono venduti già affettati. Provateli!), o qualunque altra cosa... Ottimi i prezzi, mi dicono, si possono trovare anche belle camicie e tele ricamate, forse una delle poche cose che vale la pena di acquistare come ricordo originale ungherese.
Tornando su Kalvin Tér si può seguire la circonvallazione, vicinissimo è il museo nazionale (Magyar nemzeti múzeum), con una raccolta di reperti àvari meritevoli di una visita. Per gli appassionati vale sicuramente la pena entrare negli antiquariati librari di fronte al museo. Molti sono libri italiani, latini, più o meno antichi, libri d'arte.
Merita una paseggiata anche la via Andrássy, dal centro (Deák tér) alla piazza degli eroi (Hősök tere). Che ci si vada o si torni a piedi, il viaggio contrario dovrebbe essere fatto con la metropolitana gialla (földalatti)... non serve spiegare il perché, provatelo!
Vicino a Hősök tere c'è il Városliget, boschetto cittadino, dove sono stati ricostruiti edifici rappresentanti tutti gli stili dell'Ungheria. Due cose meritano lì una visita: la statua di Anonymus (almeno per chi è appassionato di Ungheria), notaio del 1200 che raccontò le origini degli ungheresi, ed il museo dell'agricoltura, se volete sapere tutto sul vino Tokaji passito. Per il resto: lasciate perdere, passeggiate nel parco, superate il grande bagno turco e dirigetevi allo zoo (állatkert). Anche chi non ama vedere animali in gabbia può andarci: visto l'ingresso disegnato da Károly Kós deciderà da solo di farvi una visita, e una volta dentro merita andare a visitare l'acquario (meglio del cinema) e le serre.

A questo punto il turista ha fatto:
- passeggiata sulla vár e visita al museo della città
- attraversamento del Danubio
- passeggiata sull'isola Margherita
- visita al museo di arti applicate
- visita ai mercati
- visita al museo nazionale
- visita allo zoo
- giro per Ráday utca
- circonvallazione (anche con il tram 6 oppure 4)
- lunga passeggiata per Andrássy út

naturalmente con tutti i passaggi intermedi, che danno la possibilità di guardarsi intorno: Budapest è una città da "respirare". Inoltre non si è tenuto conto delle passeggiate (Szentendre; trenino dei pionieri) e delle soste per fascinazione (qualche volta non andare dritti alla mèta permette di vedere cose inaspettate, in Hősök tere, p. es. è bellissimo l'edificio dell'ambasciata serba..., dietro a questo, nella zona delle ambasciate può essere interessante visitare il museo di arti orientali, ecc.).

Una persona allenata e affrettata impiega due o tre giorni per fare tutto ciò. Se ci si muove lentamente, e magari si cercano da soli altri angoli della città (p. es. dietro Kálvin tér è molto bella la zona dell'Università protestante Károly Gáspár, con il palazzo della sede centrale della biblioteca civica intitolata a Ervin Szábó) ce n'è per almeno cinque giorni.

Buon tutto ai "nuovi turisti"!

PS ogni osservazione per ampliare gli itinarari è gradita

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